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Fototrappolaggio

Le varie tipologie di fototrappolaggio

Ci sono molti modi di usare le fototrappole e quindi si distinguono diverse tipologie di fototrappolaggio

Indice della sezione Fototrappolaggio
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Fototrappole in offerta

Come si è già detto il fototrappolaggio può avere diverse applicazioni e di conseguenza i modelli di fototrappole da utilizzare, le loro caratteristiche, le impostazioni, le tecniche di utilizzo cambiano in funzione delle diverse applicazioni. Vediamole in dettaglio:

Fototrappolaggio naturalistico o amatoriale

L’uso di fototrappole si è sempre più diffuso anche tra semplici appassionati, anche grazie al notevole abbassamento dei prezzi e la maggiore semplicità di uso dei modelli attuali. Le fototrappole vengono usate a scopo amatoriale da chiunque abbia la curiosità di vedere che animali girano nel proprio giardino o nel bosco dietro casa e sono ottime per questo scopo, riuscendo a filmare anche di notte, grazie agli infrarossi, senza disturbare la fauna. Per il fototrappolaggio amatoriale vanno benissimo fototrappole di fascia medio-bassa (dalle 50 alle 100 euro), non servono caratteristiche particolari e non è necessario spendere cifre più alte per modelli più evoluti.

Fototrappolaggio per monitoraggio

Il monitoraggio della fauna è lo scopo principale per cui vengono usate le fototrappole compatte; vedere quali specie frequentano una certa zona, con che frequenza, in quali orari, con che comportamento è utile per diverse categorie di persone per esempio per la caccia o per i fotografi naturalisti. Anche in questo caso, sia che l’uso sia venatorio o a scopi fotografici, i modelli di fototrappole per monitoraggio della fauna appartengono alla fascia media o medio-bassa, sia perché il rischio di furti può essere elevato, sia perché spesso si usano più fototrappole sia perché non servono caratteristiche particolari tipiche di modelli più costosi come l’alta qualità video.

Nell’ambito della caccia si ha spesso l’esigenza di monitorare i comportamenti degli animali, gli orari, la frequenza o le zone di pasturazione e si ha spesso necessità di operare con numerose fototrappole per controllare aree anche molto vaste.

Anche per i fotografi naturalisti le fototrappole sono importanti strumenti di monitoraggio; non vengono dunque usate per produrre foto di qualità come quelle che si possono ottenere con le reflex, ma la loro utilità risiede nella possibilità di monitorare i soggetti, capire i percorsi, le abitudini, gli orari, le frequenze per poi organizzarsi negli appostamenti fotografici; altra utilità delle fototrappole per monitoraggio a scopo di fotografia naturalistica è quella di controllare i set fotografici, per esempio una mangiatoia, un nido artificiale per un rapace notturno, una zona di pastura per il tasso o l’istrice e così via.

Le prime fototrappole commerciali erano molto basiche, poche funzioni hardware e poche funzioni software. Col passare degli anni e con l’aumento del numero di aziende che producono fototrappole si sono sviluppate varie innovazioni così oggi abbiamo moltissimi modelli di fototrappole sul mercato con diverse caratteristiche hardware e software. 

Purtropppo la fototrappola “ideale” che abbia tutte le innovazioni possibili (e magari costi pure poco o relativamente poco) non esiste, dunque spesso la scelta della giusta fototrappola può risultare difficoltosa.

In base alle caratteristiche hardware le fototrappole si possono classificare in diversi modi:

1) In base alla qualità di immagine

Questa dipende dal sensore ma anche dalle ottiche. Generalmente fototrappole di fascia di prezzo superiore hanno sensori più avanzati che generano foto e video di qualità migliore.

Per approfondire: fototrappole in alta qualità , le fototrappole più economiche

2) In base alle dimensioni

Sul mercato si trovano oggi fototrappole di dimensioni standard (con alloggiamento per 8 pile stilo AA), alcuni modelli più grandi (perché alloggiano un numero maggiore di batterie, fino a 12 stilo AA) ma anche dei modelli più piccoli, sebbene la miniaturizzazione delle fototrappole non abbia ancora raggiunto livelli eccellenti. I modelli più piccoli stanno sul palmo di una mano e alloggiano 4 pile stilo AA.

Per approfondire: fototrappole di piccole dimensioni

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

3) In base al tipo di illuminatore

Da sempre le fototrappole hanno usato l’infrarosso per filmare e fotografare di notte, l’infrarosso “standard” a 850 nm, ma con l’evoluzione della tecnologia, oggi molti modelli usano un infrarosso diverso, invisibile, a 940 nm, questo perché pur essendo una luce invisibile all’occhio umano e animale, i led dell’infrarosso standard si colorano di rosso quando sono accesi e possono spaventare gli animali mentre i led dell’infrarosso a 940 nm rimangono totalmente invisibili. Inoltre sono usciti alcuni modelli, più rari, che realizzano foto e video notturni a colori usando led bianchi a luce visibile e/o flash a condensatore. Pochissimo modelli riescono a usare più sistemi di illuminazione ad es: led bianchi per immagini a colori e infrarosso standard a 850 nm. Un modello di alcuni anni fa aveva gli illuminatori intercambiabili e poteva dunque essere dotato di IR standard, IR invisibile o Flash bianco.

Per apprfondire: fototrappole con infrarosso standard, fototrappole con infrarosso invisibile, fototrappole per riprese notturne a colori

4) In base alle ottiche

Ciò che distingue le fototrappole dal punto di vista dell’obiettivo è l’angolo di campo, esistono modelli con angolo di campo più stretto (ad es 70°), con angolo di campo intermedio (90°) e con angolo di campo grandangolare (dai 100 ai 130°).

Le fototrappole hanno solitamente una sola ottica fotografica con un sensore fotografico, dove è presente un sistema di “switch” che sposta meccanicamente il filtro IR-Cut, rendendo così il sensore sensibile all’infrarosso per le riprese notturne, o riposiziona il sensore IR-Cut davanti al sensore quando si fa giorno per ottenere riprese a colori naturali diurne. Questo switcher produce però un rumore un “tic” che spaventa gli animali, sebbene questo rumore avvenga solo 2 volte al giorno, nel passaggio dal giorno alla notte e viceversa.

Da diversi anni esistono fototrappole a doppia ottica e doppio sensore, in questo modo si evita lo switcher meccanico e il rumore conseguente, inoltre la qualità di immagine diurna dovrebbe essere migliore.

Non esistono però fototrappola che hanno angoli di campo variabili (tramite doppia ottica o ottica zoom) almeno per il momento.

Per approfondire: fototrappole grandangolari

5) In base all’alimentazione

Classicamente le fototrappole sono alimentate da pile stilo AA, in numero di 8, in alcuni casi fino a 12 e nei modelli piccoli 4. Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche fototrappole con batteria al litio integrata spesso abbinata a pannello solare. I pannelli solari moderni sono molto efficienti e se ben esposti alla luce solare rendono la fototrappola praticamente infinita. Le batterie al litio però hanno degli svantaggi ad esempio sono difficilmente intercambiabili quando hanno esaurito il loro ciclo e soffrono molto il freddo.

Per approfondire: fototrappole con pannello solare

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

6) In base alla trasmissione dei dati

Esistono già da molti anni, ma oggi le fototrappole a trasmissione remota sono ancora più evolute. I primi modelli erano lenti e difficili da configurare, ma anche con meno funzioni. I modelli attuali di fototrappole a trasmissione remota hanno prestazioni migliori anche grazie alla maggiore velocità delle connessioni attuali (4G, non esistono ancora modelli 5G).  I modelli attuali si auto-configurano, sono più reattivi e consentono non solo di inviare foto e video ma anche di vedere in streaming in diretta ciò che sta vedendo la fototrappola.

Per approfondire: fototrappole a trasmissione remota

Altre caratteristiche

-Alcuni modelli di fototrappole a trasmissione remota hanno anche la funzione PTZ cioè Pan-Tilt e Zoom, possono essere manovrate da remoto, ruotando la camera sia orizzontalmente che verticalmente

-GPS: presente solo in pochi modelli, serve a geotaggare le foto (e non come antifurto!), molti altri modelli prendono i dati gps dallo smartphone

-Ottiche aggiuntive: attualmente non più disponibile, per molti anni c’è stata sul mercato una fototrappola che aveva lenti aggiuntive da avvitare sull’ottica per accorciare la distanza di messa a fuoco

-Wi-Fi, Bluetooth e App: oggi molti modelli di fototrappole si collegano allo smartphone tramite Wi-Fi o Bluetooth e possono essere gestiti da un’apposita app che solitamente consente: impostazione della fototrappola, inquadratura in diretta, visione e download delle foto e video registrate. Il Wi-Fi in questo caso non serve per trasmettere in remoto!

-Fototrappole a trasmissione remota Wi-Fi: sono identiche alle fototrappole a trasmissione remota 4G ma usano il Wi-Fi di casa per trasmettere in remoto tramite internet risparmiando così i soldi di una scheda sim con abbonamento internet.

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

Fototrappolaggio a scopo scientifico

Le fototrappole sono diventate un importante ed utilissimo strumento per la ricerca scientifica, i dettagli sul loro utilizzo nell’ambito scientifico saranno dati nel capitolo specifico.

Fototrappolaggio per sorveglianza

Le moderne fototrappole compatte sono diventate anche un importantissimo strumento per la sorveglianza, sia privata che ambientale. Questo grazie alle loro piccole dimensioni unitamente all’alimentazione a batterie che le rende indipendenti dalla rete elettrica.

A parte l’uso privato possono essere dei validissimi strumenti anche per la sorveglianza ambientale come per esempio applicazioni anti-bracconaggio, sversamento illecito di rifiuti, accesso ad aree particolarmente protette e così via. Maggiori dettagli sull’uso delle fototrappole per la sorveglianza si trovano nel capitolo apposito.

volpe fototrappola reflex reflextrap

Fototrappolaggio in alta qualità

In questo caso si esige che la qualità delle foto o dei video sia molto elevata e servono prodotti specifici. Per le foto si utilizzano principalmente fototrappole con Reflex e non fototrappole compatte. Per i video invece anche alcuni modelli di fototrappole compatte svolgono un buon lavoro. Per approfondimenti visitate la pagina specifica sul fototrappolaggio in alta qualità.

Le prime fototrappole commerciali erano molto basiche, poche funzioni hardware e poche funzioni software. Col passare degli anni e con l’aumento del numero di aziende che producono fototrappole si sono sviluppate varie innovazioni così oggi abbiamo moltissimi modelli di fototrappole sul mercato con diverse caratteristiche hardware e software. 

Purtropppo la fototrappola “ideale” che abbia tutte le innovazioni possibili (e magari costi pure poco o relativamente poco) non esiste, dunque spesso la scelta della giusta fototrappola può risultare difficoltosa.

In base alle caratteristiche hardware le fototrappole si possono classificare in diversi modi:

1) In base alla qualità di immagine

Questa dipende dal sensore ma anche dalle ottiche. Generalmente fototrappole di fascia di prezzo superiore hanno sensori più avanzati che generano foto e video di qualità migliore.

Per approfondire: fototrappole in alta qualità , le fototrappole più economiche

2) In base alle dimensioni

Sul mercato si trovano oggi fototrappole di dimensioni standard (con alloggiamento per 8 pile stilo AA), alcuni modelli più grandi (perché alloggiano un numero maggiore di batterie, fino a 12 stilo AA) ma anche dei modelli più piccoli, sebbene la miniaturizzazione delle fototrappole non abbia ancora raggiunto livelli eccellenti. I modelli più piccoli stanno sul palmo di una mano e alloggiano 4 pile stilo AA.

Per approfondire: fototrappole di piccole dimensioni

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

3) In base al tipo di illuminatore

Da sempre le fototrappole hanno usato l’infrarosso per filmare e fotografare di notte, l’infrarosso “standard” a 850 nm, ma con l’evoluzione della tecnologia, oggi molti modelli usano un infrarosso diverso, invisibile, a 940 nm, questo perché pur essendo una luce invisibile all’occhio umano e animale, i led dell’infrarosso standard si colorano di rosso quando sono accesi e possono spaventare gli animali mentre i led dell’infrarosso a 940 nm rimangono totalmente invisibili. Inoltre sono usciti alcuni modelli, più rari, che realizzano foto e video notturni a colori usando led bianchi a luce visibile e/o flash a condensatore. Pochissimo modelli riescono a usare più sistemi di illuminazione ad es: led bianchi per immagini a colori e infrarosso standard a 850 nm. Un modello di alcuni anni fa aveva gli illuminatori intercambiabili e poteva dunque essere dotato di IR standard, IR invisibile o Flash bianco.

Per apprfondire: fototrappole con infrarosso standard, fototrappole con infrarosso invisibile, fototrappole per riprese notturne a colori

4) In base alle ottiche

Ciò che distingue le fototrappole dal punto di vista dell’obiettivo è l’angolo di campo, esistono modelli con angolo di campo più stretto (ad es 70°), con angolo di campo intermedio (90°) e con angolo di campo grandangolare (dai 100 ai 130°).

Le fototrappole hanno solitamente una sola ottica fotografica con un sensore fotografico, dove è presente un sistema di “switch” che sposta meccanicamente il filtro IR-Cut, rendendo così il sensore sensibile all’infrarosso per le riprese notturne, o riposiziona il sensore IR-Cut davanti al sensore quando si fa giorno per ottenere riprese a colori naturali diurne. Questo switcher produce però un rumore un “tic” che spaventa gli animali, sebbene questo rumore avvenga solo 2 volte al giorno, nel passaggio dal giorno alla notte e viceversa.

Da diversi anni esistono fototrappole a doppia ottica e doppio sensore, in questo modo si evita lo switcher meccanico e il rumore conseguente, inoltre la qualità di immagine diurna dovrebbe essere migliore.

Non esistono però fototrappola che hanno angoli di campo variabili (tramite doppia ottica o ottica zoom) almeno per il momento.

Per approfondire: fototrappole grandangolari

5) In base all’alimentazione

Classicamente le fototrappole sono alimentate da pile stilo AA, in numero di 8, in alcuni casi fino a 12 e nei modelli piccoli 4. Negli ultimi anni si stanno diffondendo anche fototrappole con batteria al litio integrata spesso abbinata a pannello solare. I pannelli solari moderni sono molto efficienti e se ben esposti alla luce solare rendono la fototrappola praticamente infinita. Le batterie al litio però hanno degli svantaggi ad esempio sono difficilmente intercambiabili quando hanno esaurito il loro ciclo e soffrono molto il freddo.

Per approfondire: fototrappole con pannello solare

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

6) In base alla trasmissione dei dati

Esistono già da molti anni, ma oggi le fototrappole a trasmissione remota sono ancora più evolute. I primi modelli erano lenti e difficili da configurare, ma anche con meno funzioni. I modelli attuali di fototrappole a trasmissione remota hanno prestazioni migliori anche grazie alla maggiore velocità delle connessioni attuali (4G, non esistono ancora modelli 5G).  I modelli attuali si auto-configurano, sono più reattivi e consentono non solo di inviare foto e video ma anche di vedere in streaming in diretta ciò che sta vedendo la fototrappola.

Per approfondire: fototrappole a trasmissione remota

Altre caratteristiche

-Alcuni modelli di fototrappole a trasmissione remota hanno anche la funzione PTZ cioè Pan-Tilt e Zoom, possono essere manovrate da remoto, ruotando la camera sia orizzontalmente che verticalmente

-GPS: presente solo in pochi modelli, serve a geotaggare le foto (e non come antifurto!), molti altri modelli prendono i dati gps dallo smartphone

-Ottiche aggiuntive: attualmente non più disponibile, per molti anni c’è stata sul mercato una fototrappola che aveva lenti aggiuntive da avvitare sull’ottica per accorciare la distanza di messa a fuoco

-Wi-Fi, Bluetooth e App: oggi molti modelli di fototrappole si collegano allo smartphone tramite Wi-Fi o Bluetooth e possono essere gestiti da un’apposita app che solitamente consente: impostazione della fototrappola, inquadratura in diretta, visione e download delle foto e video registrate. Il Wi-Fi in questo caso non serve per trasmettere in remoto!

-Fototrappole a trasmissione remota Wi-Fi: sono identiche alle fototrappole a trasmissione remota 4G ma usano il Wi-Fi di casa per trasmettere in remoto tramite internet risparmiando così i soldi di una scheda sim con abbonamento internet.

In questa pagina trovate tutti i dettagli per capire come scegliere al meglio una fototrappola in base alle vostre esigenze

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